N.16: “Origine”

Il cinema ha lavorato alla dimensione più propria della temporalità del dispositivo cinematografico, che è quella di un’immagine al tempo stesso sempre declinata al presente ma radicata in un molteplice passato. Il cinema ritrova e ripensa le tracce, non per riconsegnarle ad un’origine, ma per renderle di nuovo presenti.

Il numero si apre con una conversazione con il regista Edgar Reitz e presenta, tra gli altri, i contributi di Robert Bonamy, Roberto De Gaetano, Franco Marineo, Valentina Re e Salvatore Tedesco.