
Il rito – in quanto gesto, atto, rappresentazione – è profondamente legato all’immagine cinematografica come forma estetica e al cinema come fruizione rituale, liturgia laica della contemporaneità. La macchina cinematografica produce e consolida nuovi riti, nuovi comportamenti e atti sociali, secondo modalità sempre diverse.
Conversazione con Francesco Faeta e contributi, tra gli altri, di Emanuele Crescimanno, Ruggero Eugeni, Carmelo Marabello e Federico Vitella.